Chirurgia Refrattiva

PRK

(Cheratectomia Fotorefrattiva)

La cheratectomia fotorefrattiva, o PRK, è l'intervento di chirurgia refrattiva più usato a livello mondiale, per correggere la miopia fino a 10 Diottrie.

I pregi di questa tecnica consistono nella sua facilità di esecuzione, nella sua precisione, nella scarsa traumaticità e nel fatto che non presenta rischi di rilievo.

Con la PRK possono essere corretti la miopia, l'astigmatismo e l'ipermetropia.

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PRK (Cheratectomia Fotorefrattiva)
Le fasi della PRK

L'intervento di chirurgia refrattiva più usato a livello mondiale.

L'intervento viene effettuato mediante il laser ad eccimeri Visx Star S4 IR o il Technolas PV TENEO II: la scelta del laser da utilizzare viene effettuata dal chirurgo in base alle caratteristiche individuali di ciascun paziente; questa tecnica consente di ottenere risultati precisi, sicuri e stabili nel tempo.

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Rimozione dell'epitelio

La prima fase dell’intervento di PRK consiste nella rimozione dell’epitelio, un sottile strato protettivo che ricopre la cornea.
Nel nostro Centro la rimozione dell’epitelio viene eseguita con tecnica transepiteliale, utilizzando il laser per rimuovere l’epitelio senza toccare la cornea con strumenti meccanici; la tecnica transepiteliale è una peculiarità del laser ad eccimeri Visx Star S4 IR..

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Modellazione della cornea

Durante la seconda fase, il laser rimodella la cornea con impulsi controllati.

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Lente protettiva

Alla fine dell'intervento il chirurgo posizionerà una speciale lente a contatto protettiva che verrà rimossa dopo pochi giorni.

Risponde il dott. Emanuel Scuri

FEMTO LASIK VS. PRK

Intervento oculistico Brescia

Cosa differenzia la PRK dalla Femto-LASIK?

«La PRK viene adottata quando non ci sono gli spessori corneali idonei per la Femto-LASIK e costituisce un’ottima alternativa a quest’ultima.

I tempi di ripresa sono tuttavia un po’ più lunghi: se con la Femto-LASIK il paziente può tornare a vedere già dal giorno successivo, con la PRK ci vuole circa una settimana per acquisire una buona autosufficienza visiva e il risultato perfetto si consegue a 5/6 mesi dall’intervento.

Si esegue in anestesia topica (collirio anestetico) e l’intervento al laser dura meno di 2 minuti, secondo l’entità della correzione necessaria».

FAQs

Le vostre domande sulla PRK

Quali difetti si possono correggere con la PRK?

L'intervento di PRK permette di correggere, in pochi minuti:

  • miopia
  • astigmatismo
  • ipermetropia

Quali strumenti vengono impiegati per l'intervento?

L'intervento viene effettuato mediante il laser ad eccimeri Visx Star S4 IR o il Technolas PV TENEO II: la scelta del laser da utilizzare viene effettuata dal chirurgo in base alle caratteristiche individuali di ciascun paziente; questa tecnica consente di ottenere risultati precisi, sicuri e stabili nel tempo.

Quali sono i pregi della tecnica laser PRK?

I pregi di questa tecnica consistono nella sua facilità di esecuzione, nella sua precisione, nella scarsa traumaticità e nel fatto che non presenta rischi di rilievo.
Il post operatorio di un intervento PRK è caratterizzato da tempi di recupero generalmente rapidi.

Quanto costa l'intervento?

Il costo dell'intervento di PRK è di € ***** per occhio, comprensivo di tutti i controlli post-operatori, fino al completo recupero del paziente.

Prima di procedere con l'intervento, il chirurgo oculista deve valutare l'idoneità di ciascun paziente tramite una scrupolosa valutazione oculistica.
Il costo della valutazione pre-operatoria comprende il pacchetto esami (€ 120) e la visita oculistica specialistica con il Chirurgo Oculista che varia da medico a medico (€ 120/€ 140), per un totale che oscilla tra i 240 e i 260 euro.

Quanto dura la visita pre-operatoria?

La visita dura tra le 2 e le 3 ore, durante le quali vengono eseguiti numerosi esami necessari ad effettuare una valutazione approfondita della situazione del paziente.

Quali esami vengono effettuati durante la visita pre-operatoria?

Oltre ad un'accurata visita oculistica e una valutazione ortottica, prima di giudicare idoneo un paziente all'intervento chirurgico sono fondamentali esami strumentali come: OCT, topografia e tomografia corneale, aberrometria, pupillografia, biomicroscopia endoteliale, biometria.

Grazie a questi esami è possibile effettuare una valutazione approfondita della situazione del paziente, permettendo al medico chirurgo oculista di:

  • valutare la fattibilità dell’intervento in piena sicurezza
  • individuare il tipo di intervento con cui è possibile ottenere il miglior risultato
  • correggere il difetto refrattivo ottenendo la migliore qualità della vista conseguibile con l’intervento


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