L’utilizzo di colliri lubrificanti, cortisonici o antinfiammatori, spesso prescritti dallo stesso oculista, ha lo scopo di alleviare i sintomi legati all’irritazione, ma purtroppo non serve a risolvere il problema dell’esposizione dell’occhio che purtroppo persiste.
Allo stesso modo, l’utilizzo di colliri antibiotici serve nel momento in cui l’esposizione e l’irritazione portano alla proliferazione batterica, ma nemmeno questa terapia è risolutiva.
L’unica soluzione all’ectropion palpebrale consiste nell’intervento chirurgico.
L’intervento di correzione dell’ectropion, se affidato a mani esperte, corregge definitivamente il problema. L’intervento si svolge in anestesia locale e dura circa 30 minuti.
Lo scopo dell’intervento è quello di correggere la lassità della palpebra, accorciandola e reinserendola saldamente alle strutture ossee. Molto spesso questa manovra è sufficiente a riposizionare tutta la palpebra; tuttavia, quando la parte nasale risulta particolarmente ruotata all’esterno rispetto alle restanti porzioni, a questa tecnica viene aggiunta l’asportazione di una losanga di congiuntiva nella parte nasale della palpebra proprio sotto al puntino lacrimale, con lo scopo di riaccollare il puntino stesso all’occhio così da ripristinare il corretto drenaggio delle lacrime.
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